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Ci siamo rotti i polmoni.
No allo smog!

L’inquinamento atmosferico causa ogni anno in Italia più di 50mila morti, oltre a contribuire a indebolire irrimediabilmente la salute dei cittadini.

È tempo di pretendere città più pulite e più vivibili.
Unisciti a noi.

Chiediamo al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada.

Respirare aria pulita è un diritto fondamentale, ma in molte città italiane, l'emergenza smog è ancora una realtà. I livelli di inquinamento atmosferico sono troppo alti e lontani dai limiti normativi previsti per il 2030.

Lo dimostrano, inesorabilmente, anche i dati del 2022 elaborati da Legambiente. Rispetto ai nuovi target europei, risultano fuorilegge il 76% delle città per il PM10, l’84% per il PM2.5 e il 61% per l’NO2.

Tra le città più indietro nel rispettare i nuovi limiti normativi al 2030 ci sono Torino e Milano (riduzione necessaria del 43%), Cremona (42%), Andria (41%) e Alessandria (40%) per il PM10; Monza (60%), Milano, Cremona, Padova e Vicenza (57%), Bergamo, Piacenza, Alessandria e Torino (55%), Como (52%), Brescia, Asti e Mantova (50%) per il PM2.5. Le città di Milano (47%), Torino (46%), Palermo (44%), Como (43%), Catania (41%), Roma (39%), Monza, Genova, Trento e Bolzano (34%), per l’NO2.

Secondo l’Agenzia Europea per l’ambiente, l'inquinamento atmosferico è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l'Italia registra un triste primato con più di 52.000 decessi annui da PM 2.5.

Non possiamo più aspettare, è ora di tornare a respirare aria pulita.
Vogliamo delle Clean Cities!

Le nostre richieste

  • VOGLIAMO MUOVERCI SENZA INQUINARE.

    Chiediamo il potenziamento del trasporto pubblico locale, che deve essere sostenibile ed efficiente, aumentando anche le corsie preferenziali e il blocco immediato dei veicoli più inquinanti. Al 2030 i mezzi dovranno essere solo a emissioni zero come già previsto a Torino, Cagliari, Bergamo e Milano.
  • Città a misura d’uomo e non di macchine.

    Stop progressivo alla circolazione delle auto nei centri delle città. Senza deroghe e senza scappatoie, come quelle richieste per gli obsoleti euro4. Occorre ripensare allo spazio pubblico delle città, cominciando dall’estensione delle aree pedonali e dalla creazione di percorsi ciclo-pedonali che connettano intere porzioni di città e di quartieri. I cittadini devono sentirsi liberi di muoversi a piedi e in sicurezza nella vita di tutti i giorni.
  • BASTA SPERPERARE RISORSE E INGANNARE I CITTADINI.

    Stop a inutili incentivi per la sostituzione delle auto: i cittadini rischiano di spendere inutilmente soldi per comprare mezzi già obsoleti o presto fuori legge, come gli euro5.
  • VOGLIAMO MUOVERCI “LEGGERI”.

    Spazio alla mobilità leggera in tutte le su forme (a piedi, in bici, col monopattino, sedie a rotelle elettriche), favorendo come in programma a Parigi l’approccio “15 minuti”: città, comuni e quartieri dove tutti i servizi essenziali sono raggiungibili a piedi in un quarto d’ora.
  • A CASA VOGLIAMO ESSERE SICURI SENZA INQUINARE

    Abitazioni ad emissioni zero, con un progressivo abbandono delle caldaie a gasolio e carbone da subito, e a metano nei prossimi anni.