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Ci siamo rotti i polmoni.
No allo smog!

L’inquinamento atmosferico causa ogni anno in Italia più di 47mila morti, oltre a contribuire a indebolire irrimediabilmente la salute dei cittadini.

È tempo di pretendere città più pulite e più vivibili.
Unisciti a noi.

Chiediamo al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada.

Respirare aria pulita è un diritto fondamentale, ma in molte città italiane, l'emergenza smog è ancora una realtà.

I livelli di inquinamento atmosferico sono troppo alti e lontani dai limiti normativi previsti per il 2030.

Lo dimostrano, ancora una volta, anche i dati del 2023 elaborati da Legambiente.

Se il 2030 fosse già qui, il 69% delle città risulterebbe fuorilegge per le polveri sottili (PM10), con le situazioni più critiche a Padova, Verona e Vicenza con 32 µg/mc (microgrammi per metro cubo di aria), seguite da Cremona e Venezia (31 µg/mc), e infine da Brescia, Cagliari, Mantova, Rovigo, Torino e Treviso (30 µg/mc). 

Situazione analoga anche per il PM2.5: saranno oltre i futuri limiti l’84% delle città, con i valori più alti registrati a Padova (24 µg/mc), Vicenza (23 µg/mc), Treviso e Cremona (21 µg/mc), Bergamo e Verona (20 µg/mc). 

Secondo l’Agenzia Europea per l’ambiente, l'inquinamento atmosferico è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l'Italia registra un triste primato con più di 47.000 decessi annui da PM 2.5.

Non possiamo più aspettare,
è ora di tornare a respirare aria pulita.

Vogliamo delle Clean Cities!

Le nostre richieste

  • VOGLIAMO MUOVERCI SENZA INQUINARE.

    Chiediamo il potenziamento del trasporto pubblico locale, che deve essere sostenibile ed efficiente, aumentando anche le corsie preferenziali e il blocco immediato dei veicoli più inquinanti. Al 2030 i mezzi dovranno essere solo a emissioni zero come già previsto a Torino, Cagliari, Bergamo e Milano.
  • Città a misura d’uomo e non di macchine.

    Stop progressivo alla circolazione delle auto nei centri delle città. Senza deroghe e senza scappatoie, come quelle richieste per gli obsoleti euro4. Occorre ripensare allo spazio pubblico delle città, cominciando dall’estensione delle aree pedonali e dalla creazione di percorsi ciclo-pedonali che connettano intere porzioni di città e di quartieri. I cittadini devono sentirsi liberi di muoversi a piedi e in sicurezza nella vita di tutti i giorni.
  • BASTA SPERPERARE RISORSE E INGANNARE I CITTADINI.

    Stop a inutili incentivi per la sostituzione delle auto: i cittadini rischiano di spendere inutilmente soldi per comprare mezzi già obsoleti o presto fuori legge, come gli euro5.
  • VOGLIAMO MUOVERCI “LEGGERI”.

    Spazio alla mobilità leggera in tutte le su forme (a piedi, in bici, col monopattino, sedie a rotelle elettriche), favorendo come in programma a Parigi l’approccio “15 minuti”: città, comuni e quartieri dove tutti i servizi essenziali sono raggiungibili a piedi in un quarto d’ora.
  • A CASA VOGLIAMO ESSERE SICURI SENZA INQUINARE

    Abitazioni ad emissioni zero, con un progressivo abbandono delle caldaie a gasolio e carbone da subito, e a metano nei prossimi anni.