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Ci siamo rotti i polmoni.
No allo smog!

L’inquinamento atmosferico causa ogni anno in Italia più di 47mila morti, oltre a contribuire a indebolire irrimediabilmente la salute dei cittadini.

È tempo di pretendere città più pulite e più vivibili.
Unisciti a noi.

Chiediamo al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada.

Respirare aria pulita è un diritto fondamentale, ma in molte città italiane, l'emergenza smog è ancora una realtà.

I livelli di inquinamento atmosferico sono troppo alti e lontani dai limiti normativi previsti per il 2030.

Lo dimostrano, ancora una volta, anche i dati del 2024 che abbiamo elaborato con il nostro report "Mal'aria di città".

Nel 2024, 25 città, su 98 di cui si disponeva del dato, hanno superato i limiti di legge per il PM10 (35 giorni all'anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo), con 50 stazioni di rilevamento – dislocate in diverse zone dello stesso centro urbano. In cima alla classifica troviamo Frosinone (Frosinone scalo) per il secondo anno di fila con 70 giorni oltre i limiti consentiti, seguita da Milano (centralina di via Marche) con 68. Al terzo posto assoluto si posiziona Verona, con Borgo Milano a quota 66 sforamenti, seguita da Vicenza-San Felice a 64. Segue Padova, dove la centralina Arcella ha registrato 61 sforamenti e Mandria 52, mentre a Venezia via Beccaria ha toccato quota 61. Non si sono salvate neanche le città di Cremona, Napoli, Rovigo, Brescia, Torino, Monza, Modena, Mantova, Lodi, Pavia, Catania, Bergamo, Piacenza, Rimini, Terni, Ferrara, Asti e Ravenna.

Secondo l’Agenzia Europea per l’ambiente, l'inquinamento atmosferico è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l'Italia registra un triste primato con più di 47.000 decessi annui da PM 2.5.

Non possiamo più aspettare,
è ora di tornare a respirare aria pulita.

Noi ci siamo rotti i polmoni! E tu?

Le nostre richieste

  • VOGLIAMO MUOVERCI SENZA INQUINARE.

    Chiediamo il potenziamento del trasporto pubblico locale, che deve essere sostenibile ed efficiente, aumentando anche le corsie preferenziali e il blocco immediato dei veicoli più inquinanti. Al 2030 i mezzi dovranno essere solo a emissioni zero come già previsto a Torino, Cagliari, Bergamo e Milano.
  • Città a misura d’uomo e non di macchine.

    Stop progressivo alla circolazione delle auto nei centri delle città. Senza deroghe e senza scappatoie, come quelle richieste per gli obsoleti euro4. Occorre ripensare allo spazio pubblico delle città, cominciando dall’estensione delle aree pedonali e dalla creazione di percorsi ciclo-pedonali che connettano intere porzioni di città e di quartieri. I cittadini devono sentirsi liberi di muoversi a piedi e in sicurezza nella vita di tutti i giorni.
  • BASTA SPERPERARE RISORSE E INGANNARE I CITTADINI.

    Stop a inutili incentivi per la sostituzione delle auto: i cittadini rischiano di spendere inutilmente soldi per comprare mezzi già obsoleti o presto fuori legge, come gli euro5.
  • VOGLIAMO MUOVERCI “LEGGERI”.

    Spazio alla mobilità leggera in tutte le su forme (a piedi, in bici, col monopattino, sedie a rotelle elettriche), favorendo come in programma a Parigi l’approccio “15 minuti”: città, comuni e quartieri dove tutti i servizi essenziali sono raggiungibili a piedi in un quarto d’ora.
  • A CASA VOGLIAMO ESSERE SICURI SENZA INQUINARE

    Abitazioni ad emissioni zero, con un progressivo abbandono delle caldaie a gasolio e carbone da subito, e a metano nei prossimi anni.